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IL TERRITORIO
Il
monumento al Contadino difensore della Libertà sin dalla
nascita della Cantina del Rubino avvenuta negli anni ‘50 del
secolo scorso, è stato assunto come simbolo dell’azienda.
Pochi conoscono la storia di questo monumento realizzato da
Giannino
Castiglioni di cui abbiamo riportato un cenno
della sua vita e della sue opere.
Per il
Monumento furono presi a modello, per espressa volontà del
senatore Brusasca benefattore della nostra Comunità e
dell’autore, persone del posto. Nello specifico le due
persone raffigurate erano esponenti della famiglia Rasello
di Cantavenna cosi come locali sono i due bovi che tirano
l’aratro.
La Cantina fu
il primo immobile nel circondario realizzato esclusivamente
per la vinificazione delle uve, sino ad allora i contadini
vinificavano in proprio nelle loro cascine. Ancora oggi in
alcune realtà questa tradizione è ancora viva.
Realizzata negli anni ‘50 grazie all’impegno del già citato
senatore Giuseppe Brusasca nativo di Cantavenna e molto
vicino a De Gasperi, fu gestita in forma cooperativa e ad
essa venivano conferite le uve dai produttori del
territorio.
Oggi non si
producono più le grandi quantità di vino di un tempo,
quando questa bevanda era anche un importante alimento.
Molti vecchi ricordano quando i contadini servivano agli
ospiti, sempre e volentieri, un buon bicchier di vino ma si
dispiacevano se veniva loro chiesta dell’acqua, risorsa
preziosa e scarsa del territorio. L’acquedotto del
Monferrato non era ancora stato realizzato e l’acqua veniva
prelevata dai pozzi, molti dei quali raccoglievano
attraverso le grondaie l’acqua piovana. Un risorsa che
serviva principalmente per gli animali della cascina e per
parsimoniose irrigazioni degli orti nei caldi mesi estivi.
L’evoluzione
dei gusti e dei consumi si è da tempo orientata diversamente
e con essa anche le produzioni vitivinicole. Si è passati
dalla quantità alla qualità: il vino oggi si beve più che
per nutrimento, per soddisfare il piacere del palato, per
questo deve essere sempre di ottima qualità, una qualità in
costante miglioramento grazie anche all’evoluzione delle
tecnologie ed ai severi controlli che sistematicamente
vengono esercitati dalla istituzioni preposte.
Ma gli ampi
locali ai piani seminterrati della Cantina del Rubino
continuano ancora oggi a svolgere la propria funzione di
difesa e valorizzazione del territorio. Fra le vasche, alte
diversi metri che un tempo contenevano i frutti della fatica
contadina, oggi si svolgono attività sociali per la
valorizzazione del territorio.
La Cantina
del Rubino quindi non è solo un’azienda vinicola, dove si
possono degustare ed acquistare i migliori vini del
Monferrato, nei suoi ampi spazi si terranno mostre,
incontri, manifestazioni culturali e persino mercatini e
ogni altra iniziativa finalizzata alla promozione del
territorio e dei prodotti e della cultura locale.
Su questo sito
potrete trovare il calendario delle iniziative che durante
l’anno verranno proposte.
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L'altorilievo
dedicato al Contadino difensore della libertà
realizzato da Giannino Castiglioni che sorge
sulla Piazza Libertà a Cantavenna da cui è stato
tratto il simbolo della Cantina del Rubino |
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